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Nasce a Cavarzano (BL) il 27 febbraio del 1921. La sua infanzia, trascorsa a Puos d’Alpago, è scandita da interessanti letture proposte dalla madre quali gli scritti di Newton, trovati casualmente, e L’evoluzione della specie di Darwin che spingono Sonego verso il mondo delle scienze. Dal Veneto la famiglia si sposta a Torino dove Rodolfo si iscrive all’Accademia delle Belle Arti. Convocato alla frequenza di un corso ufficiali, Sonego si trasferisce a Rivoli dove rimarrà fino alla guerra. É un periodo di grandi letture: letteratura tedesca ma soprattutto inglese. Sonego, dopo il celebre 8 settembre del 1943, ritorna in Veneto e raggiunge i partigiani della sua terra. Sotto il nome di “Benvenuto Cellini” diventa capo della Brigata Fratelli Bandiera. Finita la guerra riprende la sua attività di disegnatore e si trasferisce a Venezia. Nella città lagunare frequenta Santomaso e Vedova. Sonego però, nonostante l’amore per la pittura e il disegno, viene apprezzato maggiormente per la sue capacità oratorie. Il produttore Bianchini lo invita a trascrivere i suoi racconti. Invitato da Roberto Rossellini e Sergio Amidei pochi giorni dopo Rodolfo è in viaggio per Roma. Nel 1946, nonostante la povertà, Roma vive un momento di grande fermento culturale. Sonego frequenta Amidei, Fellini, i pittori del gruppo di via Margutta Forma Uno, Accardi, Consagra, Dorazio, Mafai, Perilli, Sanfilippo, Turcato. Frequenta la trattoria dei fratelli Menghi, punto d’incontro per pittori, poeti, ma soprattutto giovani registi e sceneggiatori come Montaldo, Pirro, Solinas, De Santis, Petri e Monicelli. L’artista bellunese collabora con De Santis ad una sceneggiatura mai girata, realizza due documentari sul cubismo e sulla storia dell’arte e collabora con Tullio Pinelli. Rodolfo, conosciuto da tutti per i racconti tratti dall’esperienza partigiana e per la straordinaria forza comunicativa, viene scelto come consulente per alcuni film dedicati ai partigiani.
Realizza la sua prima sceneggiatura: La spiaggia per Lattuada. Il primo lavoro segna la fine di un periodo di difficoltà economiche (I primi anni romani di Sonego ritorneranno nel film Una vita difficile di Dino Risi). La ricerca e lo studio portano Sonego alla scrittura delle sceneggiature che compone viaggiando tra America, Germania, Svezia, Australia. Sposa Allegra Rossignotti che sarà compagna di tutta la vita. Sonego scrive la sceneggiatura di alcuni tra I film più importanti del dopoguerra: Un eroe dei nostri tempi, Una vita difficile, Lo scopone scientifico, Crimen, Diavolo e altri (tra cui ricordiamo II Sorpasso, di cui scrive il soggetto). Dall’immagine dei sorpassi Sonego sintetizza il suo modo di scrivere per il cinema. «Se un giorno qualcuno si mettesse a risunteggiare e a riscalettare molti dei miei copioni si imbatterebbe nell’evidenza che ci sono un sacco di piccoli e grandi sorpassi nelle mie storie.»
Con Alberto Sordi sigilla un sodalizio unico nella storia del cinema italiano.
Da II Seduttore (1954) in poi Sordi reciterà (collaborando spesso alla sceneggiatura) a quasi tutti i film scritti da Sonego, fino a diventare egli stesso regista delle sue sceneggiature. Un connubio fondamentale per il nostro cinema basato sull’istinto di Sordi capace di cogliere appieno le geniali intuizioni di Sonego. Negli ultimi anni della sua vita Rodolfo Sonego è diventato un fondamentale punto di riferimento per i giovani sceneggiatori. Intorno a lui si è formata una sorta di bottega da cui sono venuti alla ribalta sceneggiatori affermati come Leone Colonna, Silvia Napolitano, Antonello Rinaldi, Tiziana Leondeff e molti altri. Muore a Roma nella notte tra il 14 e 15 ottobre 2000.